In altri casi si evoca un risultato o una emozione da collegare con il prodotto o l’azienda. A volte si ricorre alle parole in lingua. In questo caso bisogna considerare la facilità della pronuncia o le differenze tra la fonetica e la scritta.

Poi ancora una volta agli aspetti culturali evocati dalle varie lingue: ad esempio l’inglese riverbera una immagine internazionale, il francese evoca ricercatezza ed eleganza, lo spagnolo divertimento e allegria, ecc.  Ovviamente è necessario verificare l’originalità di un nome.
Le prime ricerche di anteriorità di conducono sul web (verifica degli url registrati e disponibili), per poi passare a una ricerca dei marchi registrati presso gli appositi registri consultando gli uffici della Camera di Commercio.

Una volta individuato il giusto nome, si può passare a una serie di fasi: studio, ideazione, progettazione grafica e realizzazione del logotipo e del marchio identificativo dell’azienda e/o di prodotti offerti; analisi dell’impatto grafico e cromatico sul target di riferimento.

A volte si rende consigliabile procedere con la pratica di registrazione del marchio che può essere fatta a livello nazionale (Italia), europea o internazionale.

Infine, studio e progettazione dell’immagine coordinata; realizzazione delle varie applicazioni (es.: insegna, intestati, gadget promozionali, sito web, profili social, ecc.). In alcuni casi è consigliabile progettare uno studio e redazione del manuale di utilizzo del marchio.

Il manuale di utilizzo del marchio è uno strumento che prevede le diverse regole di applicazione, particolarmente utile in caso di utilizzo de marchio da parte di tanti fornitori, di multinazionali con filiali estere o in caso di franchising.